Food trend 2022: nuove tendenze alimentari, consapevolezza e maggior rispetto per l’ambiente
Il rispetto per il terreno, le piante e per gli animali hanno conquistato un ruolo di fondamentale importanza nella nostra quotidianità.
Dal food trend del 2022 ci aspettiamo cibi plant-based, lotta allo spreco alimentare e agricoltura sostenibile. Gli esperti di Whole food hanno fatto le loro previsioni sullo stile alimentare del nuovo anno.
Reducetarianesimo
Il reducetarinesimo è un regime alimentare lanciato da Brian Kateman, giovane ricercatore dell’ Americana Columbia University, nel dipartimento di Ecologia e biologia ambientale. Il reducetarinesimo consiste nel limitare il consumo di carne, pesce e uova. Si individua un giorno della settimana per mangiare la carne, evitando le ore serali e prediligendo prodotti derivati da animali cresciuti e nutriti al pascolo.
Carne stampata in 3D o sintetica
Lo Chef Marco Pierre White ha introdotto le bistecche stampate da Redefine Meat. Sono prodotti a base di proteine vegetali ( soia, piselli, barbabietola e olio di cocco). McDonald’s, Starbucks, KFC nel 2021 hanno investito con decisione sulle alternative meat-free. I riscontri positivi non si sono fatti attendere.
Coltivazioni idroponiche, acquaponiche o aeroponiche
Si tratta di tecniche di coltivazione indoor, ovvero colture fuori suolo, che permettono l’approvvigionamento di insalate ed erbe aromatiche a km0. Frutta e verdura sono coltivate nei centri urbani, anche sopra i tetti di grattacieli e palazzi. Sempre più chef e ristoratori stanno puntando sulla campagna e sui piccoli produttori.
Rispetto per la natura
Dal 2022 ci aspettiamo un maggior rispetto per la natura. Si stanno diffondendo infatti, sempre di più pratiche finalizzate ad arricchire il suolo senza impoverirlo, tramite alcune specie vegetali come il Kernza. Un grano perenne che aiuta a rispettare l’ecologia generale del suolo.
Si al Green Packaging!
Per Green packaging intendiamo un imballaggio ecologico prodotto, in parte o totalmente, con materie prime riciclabili. Una volta terminata la sua funzione, può essere riciclato o destinato a dissolversi senza inquinare. Il processo produttivo quindi, si basa sull’idea di limitare il più possibile gli scarti di produzione, utilizzando fonti energetiche rinnovabili per il funzionamento di strumentazioni e macchinari. Mentre in Italia i materiali più diffusi sono la carta e la plastica riciclata, nel resto del mondo si utilizzano materiali più particolari.